Il messaggio delle elezioni in Olanda: se non si danno risposte, vince l’ultradestra euroscettica

Oltre ogni pronostico, il Pvv – il Partito per la libertà di Geert Wilders – ha stravinto le elezioni olandesi, moltiplicando i voti conquistati solo nel 2021. Che adesso l’ultradestra possa davvero governare il Paese, trovando nelle alleanze i numeri per andare al potere, è tutto da vedere, però il dato di fatto è che il 23,5% degli elettori ha scelto di appoggiare posizioni di netto contrasto all’immigrazione indiscriminata che sta caratterizzando anche i Paesi Bassi.

L’elevatissima percentuale di consensi attribuiti a Pvv è valsa ben 37 seggi, contro i 25 di Laburisti e Verdi (guidati dall’ex commissario UE al clima, Frans Timmermans) e i 24 di Vvd, il Partito liberalconservatore che esprimeva il premier uscente Mark Rutte. Le previsioni della vigilia davano grandi credenziali di successo a Nsc, il Nuovo contratto sociale, neonato partito di espressione centrista, che si è invece fermato a soli 20 deputati.

Il raddoppio dei voti rispetto a due anni fa da parte di Pvv ha alcuni significati precisi che anche nel resto d’Europa vanno considerati: si tratta infatti di una forza politica sovranista che ha espresso un chiaro atteggiamento euroscettico, imputato alla governance europea le cause di un’invasione sempre più massiccia di stranieri.

Oltretutto, l’Olanda ha dovuto fare i conti nell’ultimo anno anche con una fortissima immigrazione proveniente dall’Ucraina, che ha contribuito a creare un complicato fenomeno di inserimento nella società che non ha precedenti nella storia nazionale. A questo si è legata anche la cosiddetta emergenza case, con prezzi alle stelle per via della speculazione senza un adeguamento dei salari, incendiando il dibattito.

Poi, ovviamente, per raccogliere preferenze ha contato la bravura di Geert Wilders nei dibattiti televisivi, ma sono i temi più sentiti dalla gente ad aver condizionato l’esito del voto. Ha vinto chi ha saputo denunciare i problemi, mentre ha perso chi non ha saputo offrire risposte, pagando a caro prezzo i propri errori.

«Fermeremo lo tsunami della migrazione», ha detto il leader di Pvv, ribadendo a coloro che lo hanno votato quello che volevano sentirsi dire.

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