Verde non curato: dagli insetti ai rischi alla guida

Ridurre i tagli per favorire la biodiversità, questo era stato detto. Sicuramente la biodiversità è aumentata, infatti gli insetti ed i parassiti ne hanno tratto beneficio. Anche qualche biscia, qualche ratto e soprattutto le care zanzare.

In questi mesi non è raro vedere aree verdi, predisposte con panchine dove ragazzi ed anziani potevano passare del tempo all’aria aperta, ridotte in una specie di giungla urbana abbandonata a sé stessa con le sterpaglie cresciute anche tra le pavimentazioni.

È diventato altrettanto complicato portare il proprio animale domestico a scorrazzare in un parco: tra zecche e spighe nel pelo il rischio di dover ricorrere al veterinario è dietro l’angolo.

Ma non finisce qui, chiunque di noi guidi un mezzo a motore oppure a pedali, avrà notato la visibilità ridotta lungo le strade (es. in prossimità delle rotonde), aumentando il rischio di incidente.

Infine, risulta quanto meno discutibile l’estetica di questa moda un po’, come dire, “sbarazzina”.

Se da un lato la tutela della biodiversità è importante – ricordiamoci ad esempio dell’importanza delle api – dall’altro lato anche la sicurezza, il decoro e la tutela delle persone allergiche lo sono.

Detto ciò, il dubbio che sia stata solo una scusa per ridurre i costi per la cura del verde è lecito.

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