Weber (PPE): cancellare lo stop ai motori termici 2035.

di Sebastiano Signò

Che qualcosa sia cambiato è ormai un dato di fatto. L’esito delle urne alle Europee 2024, la vittoria di Trump negli Stati Uniti, ma anche gli esiti delle tornate elettorali nazionali hanno dimostrato che i cittadini, dai più moderati ai più estremisti, sono stanchi di subire imposizioni ideologiche che danneggiano – direttamente o indirettamente – i risparmi e lo stile di vita.

Ma questa volta a prendere una posizione netta è il Presidente del PPE, il più grande gruppo politico del Parlamento Europeo.

Weber ha infatti dichiarato al Financial Times che, per preservare la nostra industria, lo stop ai motori termici 2035 va cancellato.

Cancellato, non rimandato. La differenza con quanto detto fino ad ora è sostanziale.

Ha poi aggiunto che le persone dovrebbero essere libere di utilizzare i classici motori a combustione diesel o benzina, compensando economicamente lo stoccaggio di CO2 nel terreno. Quest’ultima affermazione ha suscitato diverse perplessità: da un lato sembra essere una nuova tassa a carico di cittadini ed imprese, dall’altro non è ben chiaro cosa significhi e come verrebbe attuata. Forse, da buon politico, è stata solo una dichiarazione aggiunta per addolcire una presa di posizione così netta.

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