Tony Blair: “Transizione green destinata a fallire”

di Sebastiano Signò

Dopo la netta presa di posizione del Presidente del PPE Weber contro lo stop ai motori termici, questa volta la presa di coscienza con la realtà dei fatti arriva anche dal centro-sinistra. Non quello italiano, ma quello britannico, attraverso le parole dello storico Premier Laburista Tony Blair il quale ha chiesto una profonda riconsiderazione delle politiche a zero emissioni sostenendo che limitare il consumo di energia e la produzione di combustibili fossili è “destinato al fallimento”.

Sir Tony Blair, pur ringraziando gli attivisti che in questi anni hanno permesso una presa di coscienza sui temi ambientali, ritiene che qualsiasi strategia basata sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili a breve termine o sulla limitazione dei consumi è una direzione sbagliata e senza speranze di successo, anzi, ritiene probabile un aumento della richiesta di energia da combustibili fossili e mette in guardia dal tono “allarmista” del dibattito sul cambiamento climatico, che a suo dire è “irrazionale”.

In pratica, per l’ex-Premier, è sbagliato continuare a chiedere ai cittadini sacrifici finanziari e cambiamenti del proprio stile di vita quando sanno che il loro impatto sulle emissioni globali è minimo e, tra l’altro, i posti di lavoro e la crescita economica promessi con la transizione green non si sono concretizzati, anzi, sono stati persi e le imprese sono andate in difficoltà.

Se la politica ha fatto degli errori sul Green Deal, ed in questo caso i fatti sembrano dimostrare essere stati anche molto gravi, forse è il caso che vengano semplicemente ammessi e corretti, anziché continuare a guidare la barca nella direzione sbagliata. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico.

Articoli correlati

IN QUESTO ARTICOLO

Resta aggiornato!

Iscriviti alla newsletter