Il Parlamento Europeo ha adottato una proposta per affrontare l’incremento di merci non conformi e potenzialmente pericolose provenienti da negozi online extra- UE. Con 619 voti favorevoli, 26 contrari e 46 astensioni, i deputati hanno proposto misure per alleviare la pressione sulle autorità doganali, già oberate dai 12 milioni di pacchi in arrivo ogni giorno.
Tra le principali misure, figura la proposta di creare magazzini all’interno dell’UE per semplificare i controlli sui pacchi e rimuovere le esenzioni doganali per merci di valore inferiore a 150 €, una pratica che attualmente consente la sottovalutazione delle spedizioni. Inoltre, il Parlamento sostiene l’introduzione di una tassa di gestione di 2 € per i pacchi di e-commerce provenienti da paesi non UE, con l’obiettivo di finanziare i controlli doganali.
I deputati propongono anche l’uso di tecnologie digitali come l’AI e la blockchain per migliorare l’efficienza dei controlli e ridurre il carico sulle dogane. Al contempo, chiedono che gli Stati membri dell’UE limitino l’accesso a venditori ad alto rischio nelle infrastrutture critiche.
È importante osservare che, oltre ai rischi per i consumatori, anche le imprese europee vengono colpite da questo sistema non potendo infatti competere con i venditori che non rispettano i requisiti di sicurezza e ambientali dell’UE.
Le proposte saranno ora discusse nel quadro delle negoziazioni sulla riforma del Codice doganale dell’UE, avviate il 8 luglio 2025. Il deputato Salvatore De Meo ha sottolineato che l’obiettivo è garantire un mercato digitale più giusto, sicuro e trasparente, proteggendo i consumatori e le imprese europee dalla concorrenza sleale.
Questa situazione è solo l’ennesima conferma della concorrenza sleale che vivono quotidianamente le nostre aziende, in particolare le PMI, con conseguenze negative che vanno al dì là del loro bilancio, andando ad impattare anche sulla società. Infatti, se un’impresa va in difficoltà, a rimetterci sono anche i lavoratori e le loro famiglie.
L’auspicio è che tutto il Parlamento Europeo si convinca, definitivamente, che occorre tutelare le nostre aziende e re-industrializzare il Vecchio Continente.