Lo scorso 10 settembre 2025, durante il dibattito a Strasburgo con la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, sono emersi temi cruciali per il futuro dell’Unione. La Von der Leyen ha dichiarato che l’Europa sta vivendo il suo “momento dell’indipendenza” e ha sottolineato la necessità di rafforzare la difesa e la sicurezza, nonché di dominare le tecnologie e le energie vitali per l’economia. Ha anche annunciato ulteriori supporti all’Ucraina e preso una posizione forte su Gaza, suggerendo sanzioni contro Israele.
In ambito economico, la Commissione sta lavorando su progetti come l’introduzione di un euro digitale, un fondo tecnologico da miliardi di euro e un piano per alimentare il futuro “green” dell’Europa. Von der Leyen ha anche difeso l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti, sostenendo di aver evitato una guerra commerciale.
Le reazioni dei deputati sono state miste. Manfred Weber (PPE) ha elogiato gli sforzi della Commissione per ridurre la burocrazia e rafforzare la difesa, mentre Nicola Procaccini (Conservatori) ha supportato l’accordo con gli USA. Tuttavia, Iratxe García (Socialisti e Democratici) ha criticato l’accordo, definendolo ingiusto, e Martin Schirdewan (Sinistra) lo ha visto come una “capitolazione”. Altri, come Valérie Hayer (Renew Europe) e Bas Eickhout (Verdi), hanno chiesto una leadership più forte per l’UE, mentre René Aust (Europa delle Nazioni Sovrane) ha lamentato la mancanza di libertà imprenditoriale che frena la competitività globale dell’Europa.