Nel dialetto degli imprenditori, per parlare di un obiettivo ambizioso, c’è una parola inglese di quelle squillanti: vision. La vision è un grande risultato, un’idea che necessita di persone tenaci per emergere. Ci si potrebbe chiedere, dunque, quale sia la vision di MEGA, giornale nato dalla passione politica di Marco Reguzzoni. MEGA vuole essere un’occhio attento all’attualità, ma anche uno strumento accattivante per conoscere il pensiero politico da Aristotele a Hegel, da Hobbes a Max Weber.

Fedeltà a una linea federalista, desiderio di un’Europa unita e garante di valori, avversione ai monopoli dei colossi e delle multinazionali: ecco le idee che sorreggono MEGA e che saranno valorizzate nel rispetto della democrazia e della libertà di pensiero. Perché questo modello? Perché – come pensa Kenichi Ohmae – La gente non vive e lavora in uno Stato: la sfera della sua esistenza è legata, quotidianamente, a una realtà locale o regionale; Perché Il potenziale economico, scientifico e tecnico dell’Europa è immenso, dice Michail Gorbaciov; perché La Regione, la Provincia e il Comune possono contendere e sottrarre allo Stato gran parte del suo potere, pensa Adriano Olivetti.

MEGA nasce nel 2023 da un sogno, da un desiderio, dalla necessità di fare informazione e divulgazione con limpidezza e semplicità, senza però rinunciare alla competenza di chi la politica la vive e la racconta in prima persona.