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Nicola Mucci: «Il federalismo che irrompe in Forza Italia con gente come Reguzzoni è la più grande novità politica degli ultimi anni»

Nicola Mucci è stato sindaco di Gallarate e adesso guida la sezione cittadina del partito

Al di là del gossip, degli slogan, delle diatribe tipiche di ogni campagna elettorale, per Nicola Mucci le elezioni Europee 2024 contengono «una delle più grandi novità politiche degli ultimi anni, tale da meritare una sottolineatura importante».

L’ex sindaco di Gallarate e ora commissario cittadino di Forza Italia spiega un dato chiave rappresentato dall’impegno di un profilo come Marco Reguzzoni (ma non solo lui) nel listino azzurro di candidati: «Come non era mai accaduto finora, oggi Forza Italia aggiunge a quelle che sono sempre state le sue caratteristiche classiche e storiche di partito moderato, centrista, liberale e liberista, anche una forte ispirazione federalista».

La collaborazione con l’Associazione “I Repubblicani”, d’altronde, porta in dote proprio questo valore. In particolare, nel progetto di Reguzzoni il federalismo è declinato dando massima centralità alle amministrazioni comunali, considerate gli enti di riferimento primari per ogni comunità di persone. Il tutto in una visione nella quale le scelte strategiche si sviluppano nei municipi oppure a livello europeo, a seconda delle competenze, evidenziando l’inadeguatezza degli Stati centralisti.

D’altronde Reguzzoni porta in dote le lezioni ricevute da Gianfranco Miglio e la loro attuazione politica da parte di Umberto Bossi. «Se il Senatur era la tigre – ha spiegato ancora Mucci – allora Reguzzoni è il figlio di quella tigre».

«È un candidato – ha aggiunto l’ex sindaco di Gallarate – che si propone con il piglio concreto dell’imprenditore al servizio delle istituzioni, intenzionato a realizzare un progetto fondamentale, vale a dire tutelare chi fa impresa».

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